Attori e Spettatori

mercoledì 29 aprile 2009
Parlare di educazione può risultare facile, anzi, forse lo è.
Tutti in quanto persone recitiamo la nostra parte in questo teatrino del mondo e tutti, chi più chi meno, diventiamo protagonisti di rapporti, relazioni, che incidono anche in maniera significativa negli altri.
A volte preferiamo invece rimanere spettatori, osservare gli eventi che passano, farci trascinare dal mondo che scorre. Come stanche comparse ci lasciamo trasportare dal flusso della vita, ritagliandoci al massimo qualche piccola battuta per giustificare almeno la nostra presenza in questo set dell'esistenza.
Attori e spettatori che si incrociano, tutti in affannosa ricerca del proprio camerino, del proprio palco, e se capita del momento di gloria e magari del tanto atteso applauso.
Da buon attore di questa meravigliosa rappresentazione, chiamata anche vita, anch'io nel tempo ho recitato la mia parte, e ne ho incontrate di persone che mi hanno cambiato la vita aiutandomi a scrivere il mio copione.
E questi incontri sono stati una sorta di educazione alla vita, un punto da cui cominciare ad interrogarmi su me stesso e sulle scelte da fare.
E fra queste come non ricordare l'esperienza che ho vissuto in Zambia nel 2007 ne progetto Caschi Bianchi, nell'ambito del Servizio Civile.
Nove mesi vissuti al Progetto Cicetekelo che accoglie più di 200 ragazzi di strada e con problemi gravi alle spalle. Una realtà che mi ha mostrato le potenzialità dell'educazione anche nei paesi “poveri”.
A questo progetto, a quei ragazzi, ai loro sogni vorrei dedicare il prossimo post.
Intanto continuiamo a riscoprirci attori delle nostre vite, e che ognuno nel suo piccolo ruolo non si riduca mai a semplice spettatore o comparsa. Anzi, proviamo insieme a scrivere in nostri copioni, soprattutto chi ha scelto di vivere la vita da educatore!

4 commenti:

Davide Donnola ha detto...

prova 2

Emily ha detto...

Bellissimo il paragone con il teatro..esatto la vita è un grande set,molte persone preferiscono rimanere a guardare e fare appunto gli spettatori ma per fortuna esiste qualcuno che vuole essere l'attore e tu sei uno di questi! Penso che per partire per un esperienza del genere deve "SCATTARTI QUALCOSA DENTRO" per farti mollare il lavoro,la vita,la famiglia,amici anche solo per alcuni mesi! é una scelta coraggiosa che rispetto e sopratutto CONDIVIDO!Anche io non voglio fermarmi a guardare ma voglio FARE!

Helena ha detto...

é sempre molto più facile e comodo essere spettatori,lasciarsi travolgere passivamente dagli eventi della vita che arrivano per caso e se ne vanno senza quasi che ce ne siamo accorti...ed è questo lo stile di vita che adottiamo il più delle volte!però vuoi mettere la soddisfazione di essere attore???quelle poche volte in cui si decide della propria vita, del proprio destino ci sentiamo realizzati. Ma poi la comodità spesso prevale e purtroppo si ricade in poltrona a guardare.

Fra ha detto...

Chissà se è poi vero che siamo spettatori...perchè forse inconsciamente agiamo su chi di vicino abbiamo?!
Mah dubbio olghettoso, perchè tu sai che qui vige la "regola" dell'Olga!!!
Alle volte ti vedo trascinare stancamente le braccia e allora mi chiedo se forse tu non stia passivamente recitando o solamente tu ti stia facendo trasportare dal vociare che hai intorno.
Ma io continuerò a strillarti nelle orecchie...perchè solo così so dimostrare (maldestramente) il mio affetto
Fra